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Da qualsisi parte lo si raggiunga, via lago o via terra, l'Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballàro vi apparirà come un diamante incastonato tra lago e montagna. La roccia "traballante" sulla quale si aggrappano chiesa e ambienti conventuali, è stata protagonista di diversi crolli. Il più famoso è quello che ha interessato la volta della Cappella del Beato Alberto o "dei Sassi", all'interno della chiesa. Alzando lo sguardo, si nota ancora un grande buco, causato dal crollo di cinque macigni di circa due tonnellate, che a metà XVII si staccarono dalla parete rocciosa, rimanendo imprigionati nella volta della cappella. Non si spostarono di un solo centimetro fino al 1910, quando si adagiarono a terra, senza causare alcun danno. Rimossi i blocchi di pietra, si decise di non intervenire sulla volta, lasciando un vivo ricordo di quanto prodigiosamente accaduto.